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Il diritto penale dell’informatica e il diritto penale delle telecomunicazioni si occupano di analizzare e disciplinare i fenomeni dei reati informatici e cibernetici (cyber crimes), in conformità alla legislazione nazionale, europea e degli altri Stati.
Costituiscono interessanti spunti di riflessione: la possibile responsabilità penale degli internet providers o le implicazioni in tema di uso illecito di internet (diffamazione online, accesso abusivo a sistema informatico, cyber attack, adescamento minori, ransomware, ecc.).
Si profilano inoltre nuove prospettive di responsabilità penale studiando la gestione del rischio da intelligenza artificiale.
Basti pensare alla possibilità di utilizzarla per automatizzare attività illegali (truffe on line, phishing, hacking, deepfake ecc.).
L’importanza strategica di internet e l’uso di device è aumentata in maniera esponenziale, parallelamente al rapido incremento del numero di utenti e al valore delle transazioni effettuate sulle reti stesse: la sicurezza informatica e la correlata protezione dei dati (anche da virus informatici, malware, ransonware) rivestono oggi un ruolo imprescindibile tanto dal punto di vista sociale quanto economico.
Il legislatore italiano è intervenuto sin dal 1993 con la legge n. 547/93, per affrontare il tema della criminalità informatica. Importanti, poi, le modifiche effettuate dalla l. n. 48 del 18 marzo 2008, di esecuzione della cd. “Convenzione di Budapest” del 23 novembre 2001, oltre all’introduzione dei reati informatici quali reati presupposto della responsabilità degli Enti (v. art. 24 bis d.lgs. 231/2001).
Altro importante ambito di questo settore del diritto è la tutela penale della privacy, fortemente innovata dal Regolamento europeo 2016/679 (GDPR) nonché la libera circolazione di tali dati, che ha modificato la disciplina italiana contenuta nel d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Si segnala, inoltre, che il 13 marzo 2024 il Parlamento Europeo ha approvato l’AI Act, il primo Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale.
Per quanto riguarda il diritto internazionale è di estremo interesse il Data Privacy Framework, la decisone del luglio 2023 della Commissione europea sulla adeguatezza della tutela dei Dati nei rapporti UE -USA e – sempre del 2023- la LPD, la legge federale Svizzera sulla protezione dei Dati.
In linea con la crescente esigenza del legislatore di contrastare il crimine informatico, lesivo non solo di interessi patrimoniali ma anche dell’integrità dei dati sensibili e della segretezza delle comunicazioni informatiche, nel corso degli anni sono stati introdotti nel nostro sistema penale nuovi reati contro la persona e contro il patrimonio, prevedendo nuovi ambiti di tutela del cittadino. Tra questi si segnalano, ad esempio,:
l’accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (615 ter c.p.);
la detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici e telematici (615 quater c.p.);
la diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico (615 quinquies c.p.);
la frode informatica (640 ter c.p.).
Lo Studio Legale Baccaredda Boy ha tra i suoi maggiori clienti una multinazionale nel settore delle telecomunicazioni, a cui da anni fornisce un servizio di consulenza ed assistenza legale che abbraccia i vari campi della sicurezza, della privacy e della tutela in ambito penale.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy ha rivestito un ruolo, quale parte civile, nel processo relativo al c.d. “caso Telecom”.
Gli avvocati dello Studio approfondiscono costantemente il diritto penale dell’informatica e delle telecomunicazioni anche nel corso di convegni, incontri di studio e pubblicazioni; si rinvia, in proposito, alle apposite aeree tematiche.