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La responsabilità degli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato non è più una novità nell’ordinamento italiano. Con l’introduzione del d.lgs. 231/2001 il legislatore ha inteso colpire i c.d. corporate crimes, ossia reati commessi nell’ambito dell’attività d’impresa e riferibili non solo alle persone fisiche ma anche all’ente cui la persona fisica appartiene.
L’ascrivibilità di un illecito amministrativo dipendente da reato deriva dalla commissione di uno dei c.d. “reati presupposto” da parte di una persona fisica appartenente all’ente, nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso. A questi requisiti di carattere oggettivo deve aggiungersi un presupposto di tipo soggettivo consistente in un deficit organizzativo rispetto ad un modello di diligenza esigibile dalla persona giuridica nel suo insieme; ragione per cui l’ente è sanzionabile solamente qualora sia rimproverabile di colpa di organizzazione.
L’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal d.lgs. 231/2001 può essere evitata dalla società se, prima della commissione del reato, ha predisposto un adeguato modello di organizzazione e di gestione (c.d. modello 231), cioè un insieme di procedure, protocolli e presidi di controllo idonei a prevenire la commissione di reati, e se ha affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del modello organizzativo e di curare il suo aggiornamento a un organismo di vigilanza . Al fine di evitare l’irrogazione di gravi sanzioni amministrative, sia pecuniarie che interdittive, diventa quindi fondamentale per gli enti, soprattutto se di grandi dimensioni, predisporre idonei presidi organizzativi.
Attualmente, il catalogo dei reati presupposto è molto ampio e comprende gran parte dei tipici illeciti d’impresa.
Di recente, il d.lgs. n. 24/2023 ha introdotto nuovi obblighi in materia di whistleblowing volti alla protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali e europee.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy segue con attenzione le frequenti novità legislative e le implicazioni processuali di tale normativa e fornisce consulenza volta alla predisposizione, verifica e aggiornamento dei modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire i “reati presupposto”, nonché all’implementazione dei sistemi di segnalazione e tutela dei segnalanti previsti dalla nuova normativa sul whistleblowing.
Gli avvocati dello Studio Legale Baccaredda Boy che si occupano di responsabilità amministrativa degli enti offrono, altresì, assistenza legale nell’ambito dei processi penali che vedono coinvolti gli enti e i soggetti in posizione apicale o subordinata e sono membri di organismi di vigilanza.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy approfondisce l’esame della responsabilità amministrativa degli enti, anche nel corso di convegni, incontri di studio e pubblicazioni; si rinvia, in proposito, alle apposite aree tematiche.