Responsabilità 231: aggiornamento normativo

#Responsabilità231: L’avv. Marta Sottocasa segnala che con il d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19 di attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 il legislatore italiano ha introdotto importanti modifiche nel settore delle operazioni straordinarie transfrontaliere.

La nuova disciplina, che va a sostituire quella precedentemente prevista dal d.lgs. n. 108/2008, ha impatto anche sul versante penalistico, specialmente per quanto riguarda le operazioni di fusione internazionale che verranno realizzate a decorrere dal 3 luglio 2023.

Tali novità consistono essenzialmente nella introduzione del nuovo reato di false o omesse dichiarazioni per il rilascio del certificato preliminare attestante il regolare adempimento degli atti e delle formalità preliminari alla realizzazione della fusione.

Il nuovo delitto, previsto dall’art. 54 d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19, punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque, al fine di far apparire adempiute le condizioni per il rilascio del certificato preliminare alla realizzazione della fusione, forma documenti in tutto o in parte falsi, altera documenti veri, rende dichiarazioni false oppure omette informazioni rilevanti.

Per effetto dell’art. 55 d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19, la nuova fattispecie viene inserita tra i reati societari presupposto della responsabilità degli enti, all’art. 25 ter co. 1, lett. s ter) d.lgs. 231/2001, con la previsione di una sanzione pecuniaria da centocinquanta a trecento quote.

Le società ricadenti nell’ambito di applicazione della nuova disciplina (art. 2 d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19) dovranno quindi valutare il rischio di commissione del reato in commento e provvedere all’aggiornamento del proprio Modello Organizzativo, anche mediante l’introduzione di apposite procedure di corretta raccolta e formazione della documentazione da presentare al notaio ai fini del rilascio del certificato preliminare alla fusione, nonché di adeguati presidi di controllo.

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