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l diritto penale dei mercati finanziari è volto a porre un argine ai rischi derivanti dalle potenziali distorsioni del libero mercato e ad impedire l’impiego, nel sistema economico, di capitali di origine illecita.
Esistono quindi norme che vietano alcuni comportamenti, la cui violazione costituisce reato; sempre più numerosi sono però gli obblighi di prevenzione dei comportamenti illeciti: ad esempio, la Quinta Direttiva Antiriciclaggio (UE/2018/843, attuata in Italia con d.lgs. n. 125/2019) ha ampliato il numero dei soggetti tenuti ad eseguire verifiche sulla propria clientela e sul denaro utilizzato per i pagamenti. Ciò impone alle Società e ai professionisti interessati di organizzare la propria attività per adempiere a queste verifiche, così come stabilito dal d.lgs. 231/2007.
In tema di crimini finanziari, a venire in rilievo è il Testo Unico della Finanza (d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni e integrazioni), la cui parte V è dedicata interamente alle sanzioni penali e amministrative previste con riguardo a una serie di illeciti in materia finanziaria. Il legislatore ha previsto un nucleo di fattispecie criminose costruite in chiave di tutela di beni strumentali sovraindividuali e corredate da una energica sanzione. Si considerino, per esempio, le fattispecie di abusivismo (art. 166), falso in prospetto (art. 173 bis), abuso o comunicazione illecita di informazioni privilegiate (art. 184) e manipolazione del mercato (art. 185), fattispecie – queste ultime due – in relazione alle quali è altresì prevista la responsabilità degli enti ai sensi dell’art. 25 sexies d.lgs. 231/2001 (“Reati di abuso di mercato”).
Le problematiche giuridiche sottese al diritto penale finanziario sono complesse e oggetto di acceso dibattito dottrinale e giurisprudenziale. Si pensi alla questione del c.d. “doppio binario” sanzionatorio che interessa le fattispecie di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, per le quali sono previste sanzioni sia penali che amministrative, entrambe particolarmente afflittive, e che, per tale ragione, risultano presentare punti di frizione con il principio del ne bis in idem, come posto in evidenza, ad esempio, dalla Corte EDU nella nota pronuncia Grande Stevens c. Italia.
Il diritto penale bancario, contiguo rispetto a quello dei mercati finanziari, trova sede in particolare nel d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (c.d. Testo Unico Bancario), ove sono previste una serie di disposizioni volte ad assicurare tutela penale nell’ambito dell’attività creditizia. In particolare, agli artt. 130 e ss. t.u.b. sono previste specifiche disposizioni penali in tema di abusivismo bancario e dell’attività finanziaria (artt. 130-132 bis e 140 bis), di tutela del patrimonio e della stabilità delle banche (artt. 136 e 137), di false od omesse comunicazioni (artt. 139-140).
Nell’alveo del diritto penale bancario e finanziario rientrano anche alcune fattispecie previste dal codice penale, come i reati di usura (art. 644), riciclaggio (art 648 bis), impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648 ter) e autoriciclaggio (art. 648 ter.1), che vengono in rilievo nell’ambito di fenomeni molto frequenti nella prassi, come, ad esempio, l’usura bancaria e l’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio.
L’insieme delle disposizioni che compongono il diritto penale bancario e finanziario, multiformi e in costante mutamento, impongono un continuo confronto con tematiche di rilevante complessità.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy assiste i propri clienti in sede processuale e si è occupato di importanti vicende giudiziarie fra cui il caso “Unipol/BNL”; quello che ha interessato il Monte dei Paschi di Siena, avente ad oggetto la strutturazione e la vendita di strumenti finanziari, il processo per aggiotaggio nella vicenda che ha riguardato la Parmalat e i procedimenti penali scaturiti dalla messa in risoluzione di Banca Etruria.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy fornisce inoltre consulenza e assistenza legale nella valutazione e predisposizione di misure antiriciclaggio per le Società interessate dalla normativa di settore.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy affianca infine primarie Compagnie di Assicurazione nell’ambito delle problematiche penalistiche che possano interessare lo svolgimento di attività di investimento e di contrasto di frodi in loro danno.
Lo Studio Legale Baccaredda Boy approfondisce l’esame del diritto penale bancario e finanziario anche nel corso di convegni, incontri di studio e pubblicazioni; si rinvia, in proposito, alle apposite aree tematiche.